Mater Migrantes
Mater Migrantes (2018)
Carta su tela, colori metallici e fluorescenti, swarovski, filo argento e dorato, dim. 136 L x 107 A cm
Realizzata guardando ad un esodo tanto presente ai nostri occhi quanto assente, nella sua tragicità, dalla consapevolezza comune, Mater Migrantes è un’opera permeata dalla volontà di farsi preghiera.
L’iconografia rimanda volutamente a quella della Madonna della Misericordia, madre protettrice che accoglie sotto il suo mantello tutti gli uomini.
È una madre africana, regale ed elegante come una regina, coronata di luce e colore, che emerge lentamente dalle acque scure e abissali, quelle abitate dalla morte, o forse dal nulla, quelle dalle quali è chiamata a trarre e a salvare gli uomini.
In Mater Migrantes ricerca formale e dialogo interiore si avvantaggiano di una composizione rigorosamente simmetrica: il salvagente arancione che corona la donna, costituendone i capelli, si pone al centro della composizione, la quale rimanda ad una tradizione di antica matrice bizantina che ben suggerisce il senso di equilibrio, di armonia e di calma assoluta necessarie per richiamare l’idea di un’umanità senza voce.
Concepita all’interno di un più ampio progetto dedicato ai fenomeni migratori e al significato che hanno oggi i concetti di libertà e dignità, quest’opera apre un percorso di sperimentazione tecnica e concettuale di cui si scorge appena l’inizio.
Patrizia Gelli
Storica dell’Arte