MetaPonti/24

L’opera intitolata “MetaPonti” si compone di sei tele, distinte l’una dall’altra per altezza e per colore, in modo che ognuna, pur conclusa e leggibile in sé, vada a disporsi come tassello di un insieme più ampio, in un unico progetto di forme in connessione.

Il ponte, in questo caso, è simbolo riconoscibile di unione e relazione, così come di transizione e cambiamento. La tecnica utilizzata per questo lavoro, quella delle tele estroflesse, resa possibile da accorgimenti invisibili all’occhio, crea una dilatazione delle figure pittoriche verso l’esterno, dando corpo a geometrie solide, capaci di luci e ombre che conquistano la tridimensionalità.

La sintesi grafica volutamente semplice, fondata sull’ortogonalità, distingue gli elementi verticali portanti da quelli orizzontali congiungenti, lasciando spazio, al centro, alla massa solida, tridimensionale e sfaccettata del cubo, che diventa parte dell’ambiente in cui lo spettatore si muove.

“MetaPonti” quindi, un’opera dove relazione e connessione diventano strumenti del fare artistico.

Patrizia Gelli
Storica dell’Arte

MetaPonti (2024)
Acrilico su tela estroflessa
90 A x 140 L x 8 P cm